Italian Bone Academy: FOCUS ON CARCINOMA DEL POLMONE
Italian Bone Academy: FOCUS ON CARCINOMA DEL POLMONE
Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche).
Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche).
Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche).
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Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche).
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Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). I pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) durante il decorso della malattia sviluppano metastasi ossee (BM) in oltre il 60% dei casi. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. I pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Queste complicanze incidono sulla qualità di vita dei pazienti, diminuendo al contempo le possibilità terapeutiche e di conseguenza ne peggiorano la prognosi, e rappresentano un alto costo per il sistema sanitario.
Negli ultimi decenni, il trattamento per il tumore al polmone ha subito svariati e notevoli cambiamenti grazie all’avvento di terapie di nuova generazione, non solo garantendo ai pazienti netti miglioramenti in termini di prognosi e sopravvivenza, ma aprendo anche nuovi possibili scenari sul ruolo di player molecolare del RANK-Ligand. In parallelo, si è osservato una defocalizzazione su numerosi altri aspetti che ruotano attorno al paziente oncologico, come il trattamento delle metastasi ossee, che necessitano di interventi mirati, tempestivi e specifici destinati a prevenire quanto più possibile e controllare l’insorgere degli eventi scheletrici correlati intensi (SRE).
La gestione del paziente con NSCLC e metastasi ossee avviene in un contesto globale di difficoltà e criticità organizzative, anche alla luce dei continui aggiornamenti e cambiamenti che stanno interessando tutte le aree terapeutiche. All’interno di questo panorama nasce la necessità di rifocalizzare l’attenzione sulle metastasi ossee e sulla loro gestione nell’era dei trattamenti innovativi, in particolare riguardo:
1. incidenza e impatto prognostico nel setting terapeutico attuale delle neoplasie polmonari
2. prospettive di sinergia con i nuovi trattamenti
3. gestione multidisciplinare del paziente con BM e condivisione di best practice in pratica clinica
Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). I pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) durante il decorso della malattia sviluppano metastasi ossee (BM) in oltre il 60% dei casi. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. I pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Queste complicanze incidono sulla qualità di vita dei pazienti, diminuendo al contempo le possibilità terapeutiche e di conseguenza ne peggiorano la prognosi, e rappresentano un alto costo per il sistema sanitario.
Negli ultimi decenni, il trattamento per il tumore al polmone ha subito svariati e notevoli cambiamenti grazie all’avvento di terapie di nuova generazione, non solo garantendo ai pazienti netti miglioramenti in termini di prognosi e sopravvivenza, ma aprendo anche nuovi possibili scenari sul ruolo di player molecolare del RANK-Ligand. In parallelo, si è osservato una defocalizzazione su numerosi altri aspetti che ruotano attorno al paziente oncologico, come il trattamento delle metastasi ossee, che necessitano di interventi mirati, tempestivi e specifici destinati a prevenire quanto più possibile e controllare l’insorgere degli eventi scheletrici correlati intensi (SRE).
La gestione del paziente con NSCLC e metastasi ossee avviene in un contesto globale di difficoltà e criticità organizzative, anche alla luce dei continui aggiornamenti e cambiamenti che stanno interessando tutte le aree terapeutiche. All’interno di questo panorama nasce la necessità di rifocalizzare l’attenzione sulle metastasi ossee e sulla loro gestione nell’era dei trattamenti innovativi, in particolare riguardo:
1. incidenza e impatto prognostico nel setting terapeutico attuale delle neoplasie polmonari
2. prospettive di sinergia con i nuovi trattamenti
3. gestione multidisciplinare del paziente con BM e condivisione di best practice in pratica clinica
Ad oggi, il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro nei maschi (il 26% del totale delle morti oncologiche) e la terza causa di morte nelle donne, dopo quelli alla mammella e al colon-retto (11% totale delle morti oncologiche). I pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) durante il decorso della malattia sviluppano metastasi ossee (BM) in oltre il 60% dei casi. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. I pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Queste complicanze incidono sulla qualità di vita dei pazienti, diminuendo al contempo le possibilità terapeutiche e di conseguenza ne peggiorano la prognosi, e rappresentano un alto costo per il sistema sanitario.
Negli ultimi decenni, il trattamento per il tumore al polmone ha subito svariati e notevoli cambiamenti grazie all’avvento di terapie di nuova generazione, non solo garantendo ai pazienti netti miglioramenti in termini di prognosi e sopravvivenza, ma aprendo anche nuovi possibili scenari sul ruolo di player molecolare del RANK-Ligand. In parallelo, si è osservato una defocalizzazione su numerosi altri aspetti che ruotano attorno al paziente oncologico, come il trattamento delle metastasi ossee, che necessitano di interventi mirati, tempestivi e specifici destinati a prevenire quanto più possibile e controllare l’insorgere degli eventi scheletrici correlati intensi (SRE).
La gestione del paziente con NSCLC e metastasi ossee avviene in un contesto globale di difficoltà e criticità organizzative, anche alla luce dei continui aggiornamenti e cambiamenti che stanno interessando tutte le aree terapeutiche. All’interno di questo panorama nasce la necessità di rifocalizzare l’attenzione sulle metastasi ossee e sulla loro gestione nell’era dei trattamenti innovativi, in particolare riguardo:
1. incidenza e impatto prognostico nel setting terapeutico attuale delle neoplasie polmonari
2. prospettive di sinergia con i nuovi trattamenti
3. gestione multidisciplinare del paziente con BM e condivisione di best practice in pratica clinica