• Italian Bone Academy: FOCUS ON CARCINOMA DEL POLMONE

Italian Bone Academy: FOCUS ON CARCINOMA DEL POLMONE

Italian Bone Academy: FOCUS ON CARCINOMA DEL POLMONE

Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia.

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Razionale Scientifico | Italian Bone Academy: FOCUS ON CARCINOMA...

Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Queste complicanze incidono sulla qualità di vita dei pazienti, diminuendo al contempo le possibilità terapeutiche e di conseguenza ne peggiorano la prognosi, e rappresentano un alto costo per il sistema
sanitario. Il carcinoma del polmone non a piccole cellule metastatizza frequentemente a livello osseo. Caratteristiche peculiari delle lesioni ossee da carcinoma polmonare non a piccole cellule sono la dolorabilità e l’elevata frequenza di ipercalcemia soprattutto in presenza di istotipo squamoso.
L’impiego dei farmaci a bersaglio molecolare nei pazienti con malattia EGFR mutata o ALK riarrangiata e l’immunoterapia hanno cambiato sensibilmente la prognosi dei pazienti con malattia metastatica. E’ verosimile quindi che l’introduzione di farmaci efficaci abbia condotto ad una riduzione dell’insorgenza di complicanze scheletriche, almeno intanto che la neoplasia è responsiva. D’altra parte l’aumento della sopravvivenza potrebbe invece favorire l’insorgenza
di questi eventi avversi. Fino a pochi anni fa, quando per i pazienti con carcinoma del polmone la terapia oncologica si basava sulla sola chemioterapia, la prognosi era generalmente di pochi mesi e in questo contesto l’impiego di farmaci in grado di prevenire le complicanze scheletriche destava comprensibilmente scarso interesse. Poiché oggi, grazie alle terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, la prognosi dei pazienti con carcinoma del polmone metastatico è sensibilmente migliorata, l’uso di bisfosfonati e denosumab dovrebbe essere maggiormente preso in considerazione.
Questi saranno i temi affrontati nel corso del webinar, che nasce con l’obiettivo di riunire i maggiori esperti multidisciplinari a livello nazionale impegnati nel trattamento del paziente con carcinoma del polmone.

Razionale Scientifico

Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Queste complicanze incidono sulla qualità di vita dei pazienti, diminuendo al contempo le possibilità terapeutiche e di conseguenza ne peggiorano la prognosi, e rappresentano un alto costo per il sistema
sanitario. Il carcinoma del polmone non a piccole cellule metastatizza frequentemente a livello osseo. Caratteristiche peculiari delle lesioni ossee da carcinoma polmonare non a piccole cellule sono la dolorabilità e l’elevata frequenza di ipercalcemia soprattutto in presenza di istotipo squamoso.
L’impiego dei farmaci a bersaglio molecolare nei pazienti con malattia EGFR mutata o ALK riarrangiata e l’immunoterapia hanno cambiato sensibilmente la prognosi dei pazienti con malattia metastatica. E’ verosimile quindi che l’introduzione di farmaci efficaci abbia condotto ad una riduzione dell’insorgenza di complicanze scheletriche, almeno intanto che la neoplasia è responsiva. D’altra parte l’aumento della sopravvivenza potrebbe invece favorire l’insorgenza
di questi eventi avversi. Fino a pochi anni fa, quando per i pazienti con carcinoma del polmone la terapia oncologica si basava sulla sola chemioterapia, la prognosi era generalmente di pochi mesi e in questo contesto l’impiego di farmaci in grado di prevenire le complicanze scheletriche destava comprensibilmente scarso interesse. Poiché oggi, grazie alle terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, la prognosi dei pazienti con carcinoma del polmone metastatico è sensibilmente migliorata, l’uso di bisfosfonati e denosumab dovrebbe essere maggiormente preso in considerazione.
Questi saranno i temi affrontati nel corso del webinar, che nasce con l’obiettivo di riunire i maggiori esperti multidisciplinari a livello nazionale impegnati nel trattamento del paziente con carcinoma del polmone.

Le metastasi ossee sono la causa maggiore di morbilità e morbidità nei pazienti con tumore, sia da un punto di vista epidemiologico che clinico. Oltre al dolore, pazienti con metastasi ossee possono sviluppare eventi scheletrici correlati (SRE) come fratture patologiche, compressioni midollari, ipercalcemia e ricorso alla radioterapia. Queste complicanze incidono sulla qualità di vita dei pazienti, diminuendo al contempo le possibilità terapeutiche e di conseguenza ne peggiorano la prognosi, e rappresentano un alto costo per il sistema
sanitario. Il carcinoma del polmone non a piccole cellule metastatizza frequentemente a livello osseo. Caratteristiche peculiari delle lesioni ossee da carcinoma polmonare non a piccole cellule sono la dolorabilità e l’elevata frequenza di ipercalcemia soprattutto in presenza di istotipo squamoso.
L’impiego dei farmaci a bersaglio molecolare nei pazienti con malattia EGFR mutata o ALK riarrangiata e l’immunoterapia hanno cambiato sensibilmente la prognosi dei pazienti con malattia metastatica. E’ verosimile quindi che l’introduzione di farmaci efficaci abbia condotto ad una riduzione dell’insorgenza di complicanze scheletriche, almeno intanto che la neoplasia è responsiva. D’altra parte l’aumento della sopravvivenza potrebbe invece favorire l’insorgenza
di questi eventi avversi. Fino a pochi anni fa, quando per i pazienti con carcinoma del polmone la terapia oncologica si basava sulla sola chemioterapia, la prognosi era generalmente di pochi mesi e in questo contesto l’impiego di farmaci in grado di prevenire le complicanze scheletriche destava comprensibilmente scarso interesse. Poiché oggi, grazie alle terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, la prognosi dei pazienti con carcinoma del polmone metastatico è sensibilmente migliorata, l’uso di bisfosfonati e denosumab dovrebbe essere maggiormente preso in considerazione.
Questi saranno i temi affrontati nel corso del webinar, che nasce con l’obiettivo di riunire i maggiori esperti multidisciplinari a livello nazionale impegnati nel trattamento del paziente con carcinoma del polmone.

ECM

N. crediti formativi: 3
ID ECM evento: 150-375936

Destinatari
Medico chirurgo specialista in: Allergologia ed immunologia clinica, Endocrinologia, Geriatria, Malattie metaboliche e diabetologia, Malattie dell'apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina interna, Oncologia, Radioterapia, Reumatologia, Chirurgia toracica, Ortopedia e traumatologia, Medicina nucleare, Radiodiagnostica, Cure palliative; Tecnico sanitario di radiologia medica


Ref. Simona Ceccarini
e-mail: simona.ceccarini@effetti.it

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