Uso di sostanze: le cause, le ragioni e i risvolti terapeutici

I disturbi dello spettro bipolare sono spesso associati ai disturbi del neurosviluppo, in particolare all’ADHD. L’ADHD si presenta come un fattore predisponente, che caratterizza il funzionamento dell’individuo, e si complica ad un certo momento, all’interno di un percorso evolutivo più o meno complesso e caratterizzato dalle interazioni tra fattori interni ed esterni, con comportamenti antisociali, dipendenze da sostanze o comportamentali, depressione, demoralizzazione, ansia, disturbi dell’umore.
In età adulta il disturbo non viene ricondotto alla matrice del neurosviluppo da cui nasce e spesso gli interventi terapeutici sono peggiorativi. Inoltre, nell’adulto emerge maggiormente la disregolazione emotiva con esplosioni di rabbia e instabilità umorale rispetto alle disfunzioni cognitive. È molto frequente la comorbidità con una serie di disturbi che comportano l’alterazione dei ritmi circadiani, come depressione, disturbo bipolare, disturbo da sostanze, disturbi di personalità, disturbi della condotta alimentare, obesità, problemi di sonno (avanzamento di fase). È quindi fondamentale superare le strategie diagnostico-terapeutiche tradizionali nel paziente con disturbo bipolare considerando le interazioni tra variabili complesse, come aspetti costituzionali, temperamentali, tossicologici, di comorbidità, ai fini di sviluppare interventi differenti a seconda del tipo di paziente e dell’evoluzione della malattia. Da qui, l’esigenza crescente da parte degli specialisti di un approfondimento e confronto con Esperti sulla gestione di situazioni complesse, di difficile inquadramento diagnostico e terapeutico.