• Ridefinire il presente per vincere le sfide del futuro nella terapia dell’HIV

Ridefinire il presente per vincere le sfide del futuro nella...

Ridefinire il presente per vincere le sfide del futuro nella terapia dell’HIV

La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita.

La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita.

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La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita.

Razionale Scientifico | Ridefinire il presente per vincere le...

La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. Tuttavia, l’adesione a lungo termine alla terapia orale quotidiana rimane un notevole impegno per le persone affette da HIV (PLWH). La mancata aderenza alla terapia antiretrovirale, purtroppo, porta allo sviluppo di resistenza ai farmaci, con conseguente progressione della malattia e ad un aumento della morbilità e della mortalità, fattori che sono stati tutti ridimensionati con lo sviluppo di nuovi farmaci in questa area terapeutica. La cART long-acting (ART-LA) è emersa come innovazione importante e un’alternativa promettente alla terapia orale quotidiana per migliorare i risultati del trattamento e ridurre alle PLWH il peso dell’aderenza alla ART, che attualmente rappresenta uno degli obiettivi più importanti da raggiungere. Cabotegravir (CAB) e rilpivirina (RPV) sono i due farmaci che sono stati registrati per la prima volta come combinazione iniettabile a lunga durata d’azione (LAI) per il trattamento dell’HIV nei pazienti con virologie soppresse. CAB/RPV-LA è emerso come un’alternativa promettente e può potenzialmente migliorare i risultati del trattamento e ridurre il peso dell’aderenza per le PLWH. Nonostante ciò, la ART-LA presenta ancora numerose sfide da affrontare per comprendere il potenziale di questa associazione nella gestione clinica.

Il Programma scientifico del Convegno – che coinvolge una Faculty composta dai più autorevoli Esperti del settore - intende stimolare il confronto tra specialisti infettivologi attraverso una discussione partecipata finalizzata a condividere best clinical practices nella gestione dell’infezione da HIV, analizzare le esperienze derivanti dall’uso di questa combinazione nella pratica clinica, ottimizzare la gestione clinico-terapeutica del PWH in un contesto di personalizzazione dell’approccio terapeutico, ottimizzazione dell’aderenza alla terapia ma  di organizzazione del percorso ambulatoriale nelle strutture ospedaliere.

Razionale Scientifico

La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. Tuttavia, l’adesione a lungo termine alla terapia orale quotidiana rimane un notevole impegno per le persone affette da HIV (PLWH). La mancata aderenza alla terapia antiretrovirale, purtroppo, porta allo sviluppo di resistenza ai farmaci, con conseguente progressione della malattia e ad un aumento della morbilità e della mortalità, fattori che sono stati tutti ridimensionati con lo sviluppo di nuovi farmaci in questa area terapeutica. La cART long-acting (ART-LA) è emersa come innovazione importante e un’alternativa promettente alla terapia orale quotidiana per migliorare i risultati del trattamento e ridurre alle PLWH il peso dell’aderenza alla ART, che attualmente rappresenta uno degli obiettivi più importanti da raggiungere. Cabotegravir (CAB) e rilpivirina (RPV) sono i due farmaci che sono stati registrati per la prima volta come combinazione iniettabile a lunga durata d’azione (LAI) per il trattamento dell’HIV nei pazienti con virologie soppresse. CAB/RPV-LA è emerso come un’alternativa promettente e può potenzialmente migliorare i risultati del trattamento e ridurre il peso dell’aderenza per le PLWH. Nonostante ciò, la ART-LA presenta ancora numerose sfide da affrontare per comprendere il potenziale di questa associazione nella gestione clinica.

Il Programma scientifico del Convegno – che coinvolge una Faculty composta dai più autorevoli Esperti del settore - intende stimolare il confronto tra specialisti infettivologi attraverso una discussione partecipata finalizzata a condividere best clinical practices nella gestione dell’infezione da HIV, analizzare le esperienze derivanti dall’uso di questa combinazione nella pratica clinica, ottimizzare la gestione clinico-terapeutica del PWH in un contesto di personalizzazione dell’approccio terapeutico, ottimizzazione dell’aderenza alla terapia ma  di organizzazione del percorso ambulatoriale nelle strutture ospedaliere.

La terapia antiretrovirale (cART) ha trasformato il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) da una malattia letale a infezione cronica: i trattati hanno una spettanza di vita pressoché normale e una buona qualità della vita. Tuttavia, l’adesione a lungo termine alla terapia orale quotidiana rimane un notevole impegno per le persone affette da HIV (PLWH). La mancata aderenza alla terapia antiretrovirale, purtroppo, porta allo sviluppo di resistenza ai farmaci, con conseguente progressione della malattia e ad un aumento della morbilità e della mortalità, fattori che sono stati tutti ridimensionati con lo sviluppo di nuovi farmaci in questa area terapeutica. La cART long-acting (ART-LA) è emersa come innovazione importante e un’alternativa promettente alla terapia orale quotidiana per migliorare i risultati del trattamento e ridurre alle PLWH il peso dell’aderenza alla ART, che attualmente rappresenta uno degli obiettivi più importanti da raggiungere. Cabotegravir (CAB) e rilpivirina (RPV) sono i due farmaci che sono stati registrati per la prima volta come combinazione iniettabile a lunga durata d’azione (LAI) per il trattamento dell’HIV nei pazienti con virologie soppresse. CAB/RPV-LA è emerso come un’alternativa promettente e può potenzialmente migliorare i risultati del trattamento e ridurre il peso dell’aderenza per le PLWH. Nonostante ciò, la ART-LA presenta ancora numerose sfide da affrontare per comprendere il potenziale di questa associazione nella gestione clinica.

Il Programma scientifico del Convegno – che coinvolge una Faculty composta dai più autorevoli Esperti del settore - intende stimolare il confronto tra specialisti infettivologi attraverso una discussione partecipata finalizzata a condividere best clinical practices nella gestione dell’infezione da HIV, analizzare le esperienze derivanti dall’uso di questa combinazione nella pratica clinica, ottimizzare la gestione clinico-terapeutica del PWH in un contesto di personalizzazione dell’approccio terapeutico, ottimizzazione dell’aderenza alla terapia ma  di organizzazione del percorso ambulatoriale nelle strutture ospedaliere.

ECM

N. crediti formativi: 6
ID ECM evento: 150- 455600

Destinatari
Medico chirurgo specialista in: Allergologia ed immunologia clinica, Medicina interna, Microbiologia e virologia


Ref. Chiara Bello
e-mail: chiara.bello@effetti.it

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